Il concetto di povertà educativa è stato introdotto nel 2014 da Save the children, e riguarda “la privazione da parte dei bambini e degli adolescenti della possibilità di apprendere, sperimentare, sviluppare e far fiorire liberamente capacità, talenti e aspirazioni”. Quando si parla di povertà educativa, motivazioni e intrecci causali si rivelano spesso difficili da definire in maniera lineare, si tratta difatti di un fenomeno multidimensionale che coinvolge diversi aspetti, tra questi il contesto economico, sociale, familiare in cui vivono bambini/e e adolescenti, altre variabili interessano inoltre la natura interna dell’istituzione scolastica. In risposta a questo fenomeno, l’associazione promuove occasioni di apprendimento per bambini/e e adolescenti, che favoriscano lo sviluppo di capacità, talenti e aspirazioni, progettando e sperimentando programmi innovativi, educativi e di welfare generativo, capaci di rispondere ai bisogni specifici di cui ciascun individuo è portatore.